La decostruzione del vecchio yacht a motore di 30 metri Ipsum incagliato da maggio 2019 sulle rocce all’entrata del porto di Saint-Tropez in seguito a una grande burrasca sta finalmente per finire.
La struttura è in pessime condizioni e costruita principalmente in legno, il che rende impossibile sollevare il relitto, che rischia di rompersi.
Il relitto è stato quindi meticolosamente smontato sul posto. Tre boom hanno circondato la nave per evitare qualsiasi rischio di inquinamento. Bisogna ricordare che su iniziativa del porto, tutti i fluidi erano stati pompati fuori appena la nave si è incagliata per evitare qualsiasi inquinamento.
I detriti saranno poi rimossi e trattati da un’azienda specializzata nel riciclaggio di questo tipo di materiale.
Il costo dell’operazione, stimato in circa 100.000 euro, è coperto da un fondo speciale della Dreal (Direzione regionale per l’ambiente, la pianificazione e l’alloggio) in seguito alla decadenza dei diritti di proprietà dello yacht.
I lavori, supervisionati dalla Préfecture Maritime, sono eseguiti dalle società Geotrade e ATSM per i lavori subacquei.
Tony Oller, il direttore del porto, accompagnato da Christopher Leroy, il delegato per gli affari marittimi e portuali, e Anaïs Jacquel del DDTM, stanno monitorando da vicino l’andamento dei lavori di smantellamento ogni giorno per assicurarsi che procedano senza intoppi.
Attualmente, un sommozzatore sta tagliando i vari pezzi del relitto per permettere alla gru di estrarli in sicurezza fuori dall’acqua.
Questo progetto è una priorità per il comune, che si impegna a ripristinare la bellezza di questa zona popolare prima dell’inizio della stagione.
La struttura è in pessime condizioni e costruita principalmente in legno, il che rende impossibile sollevare il relitto, che rischia di rompersi.
Il relitto è stato quindi meticolosamente smontato sul posto. Tre boom hanno circondato la nave per evitare qualsiasi rischio di inquinamento. Bisogna ricordare che su iniziativa del porto, tutti i fluidi erano stati pompati fuori appena la nave si è incagliata per evitare qualsiasi inquinamento.
I detriti saranno poi rimossi e trattati da un’azienda specializzata nel riciclaggio di questo tipo di materiale.
Il costo dell’operazione, stimato in circa 100.000 euro, è coperto da un fondo speciale della Dreal (Direzione regionale per l’ambiente, la pianificazione e l’alloggio) in seguito alla decadenza dei diritti di proprietà dello yacht.
I lavori, supervisionati dalla Préfecture Maritime, sono eseguiti dalle società Geotrade e ATSM per i lavori subacquei.
Tony Oller, il direttore del porto, accompagnato da Christopher Leroy, il delegato per gli affari marittimi e portuali, e Anaïs Jacquel del DDTM, stanno monitorando da vicino l’andamento dei lavori di smantellamento ogni giorno per assicurarsi che procedano senza intoppi.
Attualmente, un sommozzatore sta tagliando i vari pezzi del relitto per permettere alla gru di estrarli in sicurezza fuori dall’acqua.
Questo progetto è una priorità per il comune, che si impegna a ripristinare la bellezza di questa zona popolare prima dell’inizio della stagione.